Mare & Castelli – in bici sulle serre di Tricase e Specchia sabato 9 Alle Colonne Romane di Torre Chianca e Isola della Malva domenica 10

Brevettata sulle stradine secondarie del nostro Salento, la formula “Una pedalata, un tuffo” è la ricetta dei Cicloamici Lecce per affrontare i primi caldi preagostani, senza privarsi di splendidi paesaggi, frutti di stagione, chicche di storia e leggende della nostra tradizione.

Ecco le nostre iniziative per il prossimo fine settimana.
  

MARE & CASTELLI – in bici sulle serre di Tricase e Specchia – Sabato 9 LuglioTreno+bici 

Andar fino a Tricase per vedere cosa? Un castello cinquecentesco, la Chiesa Madre del ‘700 e la Chiesa barocca di S. Domenico. E poi sulla strada che conduce a Tricase Porto, si trova una grande Quercia Vallonea, un ‘dolmen vivente‘ che ha più di 700 anni di vita. E poi, il tratto di litoranea che congiunge il Porto alla Marina Serra, è veramente uno scenario meraviglioso. Splendido lo spettacolo del canale ‘lu Riu’, una suggestiva insenatura naturale che secondo la leggenda, fu scavato dal diavolo in una sola notte. La marina di Tricase è una riviera tutta da scoprire, ideale per farsi coccolare dai raggi del sole e dal mare cristallino. E poi, come se non bastasse vicino c’è Specchia, in una posizione strategica che domina la pianura sottostante, il cui centro storico è considerato fra i più belli del Salento, tanto da essere inserito nella guida ‘I Borghi più Belli d’Italia‘. Le strette stradine chiuse al traffico e interrotte da rampe di scale racchiudono un nucleo abitativo frutto in larga misura di un’architettura spontanea che è giunta quasi intatta sino a nostri giorni. Specchia prende il nome da quel cumulo di pietre disposte in forma conica, chiamato appunto ‘specchia’, utilizzato come difesa o postazione di vedetta. Notizie certe e documentate sul paese si hanno a partire dall’anno Mille quando, durante la dominazione Normanna, venne incorporato da Re Tancredi al contado di Lecce e data in feudo alla famiglia Monteroni, verso il 1191. Il feudo fu poi acquistato, nel 1319, dai Ramondello Orsini Del Balzo che lo associarono al principato di Taranto di cui fece parte fino al 1463. In questo periodo Specchia, come tutti i feudi del principato di Taranto, passo al regio Demanio e da questo a Ferdinando d’Aragona che lo donò ai Guarini. Fino al 1806, epoca della soppressione feudale, si successero numerosi feudatari a cui ancora oggi sono intitolate numerose strade del centro storico. La famiglia che più onorò la cittadina fu quella dei Ripa il cui capostipite, Nicolò, fu notaio di Federico II.

Può bastare?

I PARTICOLARI: In sella alle nostre bici, arrivati alla stazione di Tricase raggiungeremo il promontorio di Torre del Mito, proseguiremo poi attraverso sentieri sterrati per Tricase Porto dove potremo fare un bel bagno ristoratore e consumare la ns. colazione al sacco; partiremo per la volta di Tricase, Caprarica del Capo e Tutino, due rioni che vantano due bei castelli. Seguiremo poi per Specchia fermandoci per una sosta alla chiesa di S. Eufemia. A  Specchia si potrà visitare il Castello nel centro storico con annessi il  Convento dei Francescani Neri e un bel frantoio ipogeo (costi biglietto in loco). Rientrando a Tricase per riprendere il treno ci fermeremo a visitare la Madonna del Gonfalone, antica abbazia Basiliana.

Raduno e Partenza: da Lecce in treno, raduno biglietteria FSE ore 8.00 partenza ore 8.53;

Rientro: in serata ore 21.12 a Lecce;

Percorso: di circa 45 Km, con presenza di sterrati, di difficoltà media;

Bici consigliate: city o mountain bike; 

Quota di iscrizione: 5 €uro a fini assicurativi  (per non soci);

Dotazioni: acqua, dotazioni per combattere eventuali forature e freddo/pioggia, caschetto protettivo, luci efficienti anteriori e posteriori, gilet riflettente, colazione al sacco e costume da bagno.

Info & Capogita: Enrico Melissano, e-mail chatwin131166@gmail.com cell. 329 3425253. PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA ENTRO GIOVEDI’ 7 LUGLIO

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“… quando vedrete passare un ciclista trasognato, non fidatevi del suo aspetto inoffensivo e bonario: sta preparando la conquista del mondo”  Didier Tronchet

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