Gemellaggio FIAB Verona-Lecce-Maglie verso la Palude del Capitano

Domenica 21 aprile 2013

I Cicloamici Lecce daranno vita ad un indimenticabile gemellaggio insieme alle associazioni FIAB di Verona (Amici della Bicicletta) e di Maglie (Il Ciclone); capitanati dagli esperti e instancabili capigita Pierlugi Santo e Cosimo Laddomada, vi condurranno fino alla “Palude del Capitano” situata nel Parco Regionale di Porto Selvaggio.

Tutto il Salento è una vasta pista ciclabile. Basta imboccare una strada denominata “Vecchia” per giungere in ogni dove con tranquillità: “Via Vecchia Carmiano”, “Via Vecchia Frigole”, “Via Vecchia San Donato” e molte altre di queste antiche vie formano una preziosa maglia di collegamenti ciclabili tra la miriade di centri urbani, borghi e marine che costellano la penisola salentina. Se un tempo erano sfruttate intensamente da carri e viandanti, oggi lo sono un po’ meno per la gioia dei ciclisti e podisti che si muovono in tutta sicurezza lontano dal traffico, godendosi il paesaggio tra uliveti, vigneti e greggi.


Da Lecce, è proprio infilandosi in una di queste “vecchie”, e precisamente in Via Vecchia Copertino, che si giunge sullo Jonio, rasentando Rudiae e Copertino fino alla Palude del Capitano, un’area umida di straordinaria bellezza e ricchezza naturalistica che si estende lungo una breve fascia costiera a sud di Sant’Isidoro, affollatissima marina di Nardò fortemente antropizzata nel corso di mezzo secolo, ad eccezione di quest’oasi che è sopravvissuta all’insediamento umano perché zona malarica e geologicamente instabile.

Questo specchio d’acqua, oggi inserito nel Parco Regionale di Porto Selvaggio, è impropriamente chiamato palude; in realtà è una laguna creatasi in una dolina, ossia una voragine originata dal crollo di una caverna carsica, in dialetto salentino denominate ”spunnulate”, letteralmente “sprofondate”. Numerose sorgenti di acqua dolce e una fitta rete di canali sotterranei comunicanti col mare hanno riempito le cavità, creando così un piccolo laghetto incredibilmente trasparente in cui vegeta la filiforme ruppia (Ruppia maritima), e nelle cui acque salmastre proliferano cefali e anguille.

Il suo nome deriva da una leggenda popolare che narra di un capitano di mare, che, stanco di navigare per il mondo, decise di fermarsi in questa zona di quiete e tranquillità costruendosi una casa in prossimità della laguna.
In tutta l’area protetta crescono specie endemiche proprie della macchia mediterranea, che si presenta bassa e rada a causa del substrato povero tipico della gariga costiera. Molto diffusa è la Salicornia (Arthrocnemum glaucum), ma rilevante è la presenza dello Spinaporci (Sarcopoterium spinosum), un arbusto basso e spinoso considerato una delle specie più rare della flora italiana.

L’escursione sarà anche l’occasione per accogliere i trenta ciclisti della Associazione FIAB Amici della Bicicletta Verona, giunti a Lecce per una ciclovacanza di una settimana che li porterà a visitare i luoghi più suggestivi e significativi del Salento; domenica saranno con noi anche gli amici di Maglie dell’ Associazione FIAB Il Ciclone.

Il programma prevede inoltre, per chi vorrà, la visita al magnifico Castello di Copertino (ingresso + guida specializzata € 3) e un pranzo a base di prodotti tipici caseari presso l’accogliente Masseria Bellimento (€ “fai da te”).

Ritrovo: Domenica 21 aprile 2013, ore 9:00 a Porta Rudiae;
Partenza: ore 9:30;
Rientro a Lecce: ore 17:30 ca.;
Percorso A/R: km 75 ca.;
Difficoltà: media. L’itinerario si svolge prevalentemente su strade asfaltate con scarso traffico automobilistico. Brevi tratti di sterrato anche impegnativo;
Bici consigliate: qualsiasi tipo, purché efficiente. Preferibilmente con copertoni larghi
Quota di iscrizione: 5 € a fini assicurativi (per i non soci);
Dotazioni standard: acqua, accessori antiforatura. E’ consigliato l’uso del casco;
Pranzo: al sacco o con acquisti presso la Masseria Bellimento;
Info & Capigita: Pierluigi Santo (pierluigi.santo@gmail.com – 334 3293621), Cosimo Laddomada (cosimota@yahoo.it) e Lina Renna.

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